La Regione Friuli Venezia Giulia ha pubblicato il regolamento che disciplina le modalità e i criteri di accesso ai contributi finalizzati alla realizzazione di progetti di innovazione o di riconversione delle attività industriali.
Le agevolazioni sono destinate alle micro, piccole e medie imprese, anche artigiane che svolgono attività industriale, ovvero estrattiva, di trasformazione o produzione, di costruzione, di realizzazione di software, di consulenza in campo ingegneristico.
Le suddette attività sono identificate secondo la classificazione ATECO 2002 dalle sezioni C, D, E ed F, dalla sezione K peri soli codici 72.2 (realizzazione di software e consulenza informatica), 74.20.1 (studi di architettura e ingegneria) e 74.20.2 (servizi di ingegneria integrata) limitatamente alle attività, svolte anche in forma integrata, di consulenza in campo ingegneristico, tecnico e di gestione di progetti connessi all’ingegneria civile, idraulica e dei trasporti, con l’esclusione delle attività di consulenza in campo architettonico inerenti la progettazione di edifici, la direzione dei lavori di costruzione, la pianificazione urbanistica e l’architettura del paesaggio.
Inoltre, i beneficiari devono essere iscritti al Registro Imprese e avere unità locale interessata dall’intervento localizzata in una delle seguenti zone montane:
- Zona omogenea della Carnia;
- Zona omogenea del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale;
- Zona omogenea del Pordenonese;
- Zona omogenea del Torre, Natisone e Collio.
E’ prevista la concessione di un sostegno al fine di realizzare progetti di innovazione o di riconversione, ovvero:
- progetti di innovazione dei processi: attuazione di metodi di produzione/consegna nuovi o sensibilmente migliorati, in particolare con cambiamenti significativi per quanto riguarda le tecniche, le attrezzature o il software. Sono escluse le modifiche/migliorie di modesta entità, l’incremento delle capacità produttive o dei servizi dovuto all’introduzione di sistemi produttivi o logistici molto simili a quelli già in uso, l’abbandono di un processo finora in uso, la mera sostituzione o aggiunta di materiale, i cambiamenti dovuti solo all’andamento dei prezzi dei fattori produttivi, la personalizzazione, i cambiamenti regolari o ciclici, lo scambio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati;
- progetti di innovazione dell’organizzazione: attuazione di un nuovo metodo organizzativo nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione lavorativa o nelle relazioni esterne dell’impresa. Sono esclusi i cambiamenti basati su metodi organizzativi già in uso nell’impresa, i cambiamenti della strategia di gestione, le fusioni ed acquisizioni, l’abbandono di un processo finora in uso, la mera sostituzione o aggiunta di materiale, i cambiamenti dovuti solo all’andamento dei prezzi dei fattori produttivi, la personalizzazione, i cambiamenti regolari o ciclici, lo scambio di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati. L’innovazione dell’organizzazione deve sempre essere legata all’uso e allo sfruttamento delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione con l’obiettivo di cambiare l’organizzazione;
- progetti di riconversione delle attività industriali: introdurre produzioni appartenenti a comparti merceologici afferenti alle stesse filiere o a filiere diverse attraverso la modificazione dei cicli produttivi degli impianti esistenti.
I progetti devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e conclusi entro il 30 settembre 2016.
Le spese riconosciute sono quelle sostenute per:
- lavori relativi ai locali adibiti all’esercizio dell’attività d’impresa funzionali al progetto;
- acquisto di beni mobili (attrezzature, macchinari e relativi programmi operativi nonché software specialistici, arredi) purché inventariabili e strettamente funzionali agli interventi;
- spese tecniche, legali o per acquisizione di brevetti, know-how, risultati di ricerca, diritti di licenza;
- spese generali, comprese quelle per la predisposizione della domanda di aiuto, le spese per la perizia asseverata e l’attività di certificazione della spesa stessa.
L’importo complessivo dei costi ammissibili non può essere inferiore a 20.000,00 euro.
La Regione eroga un contributo, a titolo de minimis, pari al 50% dei costi riconosciuti, fino ad un importo massimo di 200.000,00 euro.
Le istanze di agevolazione devono essere presentate entro il 3 agosto 2014.
Le domande saranno istruite in base ai criteri dettagliati nel provvedimento, entro 90 giorni dal termine di scadenza per la presentazione delle istanze.
Fonte: sito Regione FVG – BUR 4 giugno 2014, n. 23